CLASSICI DEL MOVIMENTO COMUNISTA
Indice degli scritti di A. Gramsci
A. Gramsci
La legge sulle associazioni segrete *
(discorso
al Parlamento, 16 maggio 1924)
[tratto da A. Gramsci, Sul fascismo,
Ed. Riuniti, 1978, Roma, pp.
279-292]
Il
disegno di legge contro le società segrete è stato
presentato alla Camera come un disegno di legge contro la massoneria; esso è il
primo atto reale del. fascismo per affermare, quella
che il partito fascista chiama la sua rivoluzione. Noi, come partito comunista,
vogliamo ricercare non solo il perché della presentazione del disegno di legge contro le organizzazioni in generale, ma anche il
significato del perché il partito fascista ha presentato questa legge rivolta
prevalentemente contro la massoneria.
Noi
siamo tra i pochi che abbiano preso sul serio il fascismo, anche quando il
fascismo sembrava fosse solamente una farsa
sanguinosa, quando intorno al fascismo si ripetevano solo i luoghi comuni sulla
«psicosi di guerra», quando tutti i partiti cercavano di addormentare la
popolazione lavoratrice presentando il fascismo come un fenomeno superficiale,
di brevissima durata.
Nel
novembre 1920 abbiamo previsto che il fascismo sarebbe andato al potere - cosa
allora inconcepibile per i fascisti stessi - se la classe operaia non avesse
fatto a tempo ad infrenare, con le armi, la sua
avanzata sanguinosa.
Il
fascismo, dunque, afferma oggi praticamente di voler
«conquistare lo Stato». Cosa significa questa
espressione ormai diventata luogo comune? E che
significato ha, in questo senso, la lotta contro la massoneria?
Poiché
noi pensiamo che questa fase della «conquista fascista» sia una delle più
importanti attraversate dallo Stato italiano e per ciò
che riguarda noi che sappiamo di rappresentare gli interessi della grande
maggioranza del popolo italiano, gli operai e i contadini, così crediamo
necessaria un'analisi, anche se affrettata, della quistione.
Che cos'è la massoneria? Voi avete fatto molte parole sul significato
spirituale, sulle correnti ideologiche che essa rappresenta, ecc.; ma tutte
queste sono forme di espressione di cui voi vi servite
solo per ingannarvi reciprocamente, sapendo di farlo.
La
massoneria, dato il modo con cui si è costituita l'Italia in unità , data la
debolezza iniziale della borghesia capitalistica italiana, la massoneria è
stata l'unico partito reale ed efficiente che la classe borghese ha avuto per
lungo tempo. Non bisogna dimenticare che poco meno che venti anni dopo
l'entrata a Roma dei piemontesi, il Parlamento è stato sciolto e il corpo
elettorale da circa 3 milioni di elettori è stato
ridotto ad 800 mila.
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stata questa la confessione esplicita da parte della borghesia di essere
un'infima minoranza della popolazione, se dopo venti anni di unitĂ
essa è stata costretta a ricorrere ai mezzi più estremi di dittatura per
mantenersi al potere, per schiacciare i suoi nemici di classe, che erano i
nemici dello Stato unitario.
Quali
erano questi nemici? Era prevalentemente il Vaticano, erano i gesuiti, e bisogna ricordare all'onorevole Martire (1) come, accanto ai
gesuiti che vestono l'abito talare, esistono i gesuiti laici, i quali non hanno
nessuna speciale montura che indichi il loro ordine
religioso.
Nei
primi anni dopo la fondazione del regno i gesuiti
hanno dichiarato espressamente in tutta una serie di articoli pubblicati da CiviltĂ cattolica quale fosse il
programma politico del Vaticano e delle classi che allora erano rappresentanti
del Vaticano, cioè delle vecchie classi semifeudali, tendenzialmente borboniche
nel meridione, o tendenzialmente austriacanti nel Lombardo-Veneto, forze sociali numerosissime che la
borghesia capitalistica non è riuscita mai a contenere, quantunque nel periodo
del Risorgimento essa rappresentasse un progresso, e un principio
rivoluzionario. I gesuiti della CiviltĂ
cattolica, e cioè il Vaticano, ponevano a scopo
della loto politica come primo punto il sabotaggio dello Stato unitario,
attraverso l'astensione parlamentare, l'infrenamento
dello Stato liberale per tutte quelle sue attivitĂ che potevano corrompere e
distruggere il vecchio ordine; come secondo punto, la creazione di un'armata di
riserva rurale da porre contro l'avanzata del proletariato, poiché fin dal '71
i gesuiti prevedevano che sul terreno della democrazia liberale sarebbe nato il
movimento proletario, che si sarebbe sviluppato un movimento rivoluzionario.
L'onorevole
Martire ha oggi dichiarato che finalmente è stata raggiunta, alle spese della
massoneria, l'unitĂ spirituale della nazione italiana.
Poiché la massoneria in Italia ha rappresentato l'ideologia e
l'organizzazione reale della classe borghese capitalistica, chi è contro la massoneria
è contro il liberalismo, è contro la tradizione politica della borghesia
italiana. Le classi rurali che erano rappresentate nel passato dal Vaticano,
sono rappresentate oggi prevalentemente dal fascismo; è logico pertanto che il
fascismo abbia sostituito il Vaticano e i gesuiti nel compito storico, per cui le classi piĂą arretrate della popolazione mettono
sotto il loro controllo la classe che è stata progressiva nello sviluppo della
civiltĂ ; ecco il significato della raggiunta unitĂ spirituale della nazione
italiana, che sarebbe stato un fenomeno di progresso cinquanta anni fa; ed è
oggi invece il fenomeno piĂą grande di regressione...Â
La
borghesia industriale non è stata capace di infrenare il movimento operaio, non è stata capace di
controllare né il movimento operaio, né quello rurale rivoluzionario. La prima
istintiva e spontanea parola d'ordine del fascismo, dopo l'occupazione delle
fabbriche, è stata perciò questa: «I rurali controlleranno la borghesia urbana,
che non sa essere forte contro, gli operai».
Se
non m'inganno, allora, onorevole Mussolini, non era
questa la vostra tesi, e tra il fascismo rurale e il fascismo urbano dicevate di preferire il fascismo urbano...
(Interruzioni)
Mussolini. Bisogna
che la interrompa per ricordarle un mio articolo di alto
elogio del fascismo rurale del 1921-22.
Gramsci. Ma questo
non è un fenomeno puramente italiano, quantunque in Italia, per la più grande debolezza del capitalismo abbia avuto il massimo di
sviluppo; è un fenomeno europeo e mondiale, di estrema importanza per
comprendere la crisi generale del dopoguerra, sia nel dominio dell'attivitĂ
pratica che nel dominio delle idee e della cultura. L'elezione di Hindenburg in Germania, la vittoria, dei conservatori in Inghilterra, con la
liquidazione dei rispettivi partiti liberali democratici, sono il corrispettivo
del movimento fascista. italiano; le vecchie forze
sociali, ma non assorbite completamente da esso, hanno preso il sopravvento
nell'organizzazione degli Stati, portando nell'attivitĂ reazionaria tutto il
fondo di ferocia e di spietata decisione che è stata sempre loro propria; ma in
sostanza noi abbiamo un fenomeno di regressione storica che non è e non sarĂ
senza risultanza per lo sviluppo della rivoluzione proletaria. Esaminata su
questo terreno, l'attuale legge contro le associazioni sarĂ
una forza o è invece destinata ad essere completamente irrita e vana?
CorrisponderĂ essa alla realtĂ , potrĂ essere il mezzo per una stabilizzazione
del regime capitalistico o sarĂ solo un nuovo perfezionato strumento dato alla
polizia per arrestare Tizio, Caio e Sempronio?... Il
problema pertanto è questo: la situazione del capitalismo in Italia si è
rafforzata o si è indebolita dopo la guerra, col fascismo? Quali erano le
debolezze della borghesia capitalistica italiana prima della guerra, debolezze
che hanno portato alla creazione di quel determinato sistema politico massonico
che esisteva in Italia, che ha avuto il suo massimo sviluppo nel giolittismo? Le debolezze massime della vita nazionale
italiana erano in primo luogo la mancanza di materie prime, cioè,
l'impossibilitĂ della borghesia di creare in Italia una industria, che avesse
una sua radice profonda nel paese e che potesse progressivamente svilupparsi,
assorbendo la mano d'opera esuberante. In secondo luogo, la mancanza di colonie
legate alla madre paria, quindi l'impossibilitĂ per la borghesia di creare una aristocrazia operaia che permanentemente potesse essere
alleata della borghesia stessa. Terzo: la quistione
meridionale, cioè la quistione
dei contadini, legata strettamente al problema dell'emigrazione, che è la prova
della incapacitĂ della borghesia italiana di mantenere... [Interruzioni]
Mussolini. Anche i
tedeschi sono emigrati a milioni.
Gramsci. Il
significato dell'emigrazione in massa dei lavoratori è questo: il sistema
capitalistico, che è il sistema predominante, non è in grado di dare il vitto,
l'alloggio e Ă® vestiti alla popolazione, e una parte non piccola di questa
popolazione è costretta ad emigrare...
Rossoni